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perché se ci dicevamo delle cose brutte poi il cielo ci nevicava addosso anche ad aprile, e d'estate c'erano dei giorni che le stelle sparivano col cielo sereno. che poi finisce luglio e ci sono due nuovi tipi di zanzare e cento nuove canzoni con i soliti tre accordi. negli schermi i soliti carri armati vestiti d'amianto sfilano negli occhi di ieri oggi la maledizione sconfina in un lugubre pianto, sempre più stanco d'avere davanti il mio sorriso, il mio sonno, il mio niente e d'avere ancora sprecato le occasioni che ora sono distanti. tu adesso lascialo stare il pensiero lascia che l'anima crei con dei disegni il profilo di un veleno. sarà il mio ultimo grande sforzo,il mio prossimo grande sforzo, studiare i tuoi perché. e raccontami dei consigli che ti porta la notte, la notte che ti porta dei consigli a coppie e parlami della tua notte che ti porta i consigli, le tue notti a coppie, le tue notti senza coppie. e parlami dei tuoi consigli e dammi la notte dammi la notte, dammi la tua notte, cosa ti importa se ho vent'anni ecco il mio ultimo tentativo la mia ultima occasione di stupirti che tanto lo che ti ritrovo davanti e lo vedi, solo a pensarci non mi viene niente in mente.
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2. |
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ti ho guardata e ho pensato che ti avevo già incontrato, mi avevi già ancorato da qualche parte, forse in un sogno, e non ricordo la notte che ti ho fatto arrivare. forse davvero il tuo viso mi è apparso fra tanti, e la memoria l'aveva dentro di sé, come in custodia, per farlo tornare. ed eccolo arrivare. e oggi non è il giorno che ti faceva paura ieri? ti fa forse paura il sole, le ore. e per le tue follie per i tuoi tormenti, così distante da farmi perdere, in te. poi "pensai così tanto che mi uscì il sangue dal naso", pensai a quanto nulla accade per caso, quando anche un gesto non esiste senza un finale. ho letto un libro e la protagonista aveva il tuo nome. sfiderò timidezze terribili, per darti un sorriso, per farti cullare da un vento morbido di seta, ti ho sognato che ti baciavo, ti ho sognato e non sapevi di baci. e guardavo la tua mano aprirsi e pensavo, non abbandonarla mai, non abbandonarla. e per le tue follie, per i tuoi tormenti, così distante da farmi perdere, in te. mi muovevo come un'onda sulla tua pelle, disegnando carezze e parole, come se chiudendo gli occhi ti avessi pensata su un letto di foglie di platano, che dormivi.
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3. |
Boulevard Montmartre
02:17
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ti immagini, se ci ritrovassimo per caso, e da soli, in quel quadro di pissarro, che ci voltiamo un attimo indietro perché abbiamo perso tutti gli altri, e poi camminiamo, e ti sto sulla sinistra per donarti il mio lato migliore, e mentre camminiamo ci scappa un sorriso perché fai tre passi ogni mio passo. una schiera di lampioni anni quaranta ci indica la strada, nel diluvio che cade sul boulevard montmartre, e la pioggia non ci ferma, e ti racconto scherzando dei miei capelli impermeabili. se ti concentri ci vedi vicino alle logge che ti accendi una sigaretta e io ti copro il capo con una maglia che ha il colore dell'oro. siamo così vicini che ci riscaldiamo coi nostri fiati, e te sembri avere lo stesso sguardo enigmatico. ti sfioro le guance e quasi non mi guardi, ma a casa ho capito che non ci vuoi andare. dal ristorante ancora aperto proprio dietro di noi, qualcuno suona piangendo una canzone, e noi ci cantiamo sopra, ridendo, altre parole di un' altra canzone, di quella che dice comprerei da te ogni sorta di magia. poi inizi a parlare, che il giorno è ancora lontanissimo,parli e ti ascolto, neanche tu fossi un disco di leonard cohen. superiamo come birilli gli innamorati che litigano, e lei è sul marciapiede e lui sotto,s uperiamo gli anziani che ci guardano male perché ci fumiamo negli occhi. quando ti prendo la mano e ho in mente quella frase che l'amore non è una marcia vittoriosa, ti prendo la mano e ti dico che sei sempre più bella. poi arriviamo in fondo, al boulevard montmartre, è notte, e decidiamo di tornare a casa.
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4. |
Katy si è persa
03:55
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la bambina assaggia il gelato della malinconia, veste di rosso e canditi e non urla, sussurra dei versi di omero imparati da un libro con disegni bellissimi. mano nella mano con il suo amore un coniglio d'argento cammina mimetizzandosi con i bus, e io mi sono moltiplicato per sentirmi. katy si è persa mani giganti la sommergono, parole la demoralizzano, quel cielo verde la seduce la conduce in un giorno piovoso e io intanto ho mal di testa e di universo. sorride sorride sorride sorride e poi si perde nelle insegne del venerdì. e io per assenza esisto come il vuoto. ora che c'è da dire ormai i telegiornali non si interessano a noi, il bacio che mi hai dato sul letto il suo profumo è rimasto per giorni, è curioso come più ci allontaniamo più il vento ci avvicina è curioso come io ti veda come non ti ho mai vista prima.
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Tutte Le Cose Inutili Prato, Italy
Tutte Le Cose Inutili sono un duo chitarra e batteria classe 1990 che fa il cantautorato punk.
Dal 2011 hanno pubblicato tre dischi, tre libri e suonato in oltre 350 concerti in tutta Italia.
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